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Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale di Floridia
SINCERITA'
Qualche tempo fa un imperatore invitò tutti gli scapoli del regno per scegliere lo sposo per sua figlia. Così il re disse: "Vi darò un seme, e ciascuno di voi entro sei mesi dovrà portare in un vaso la pianta cresciuta. A colui che porterà la pianta più bella darò mia figlia per sposa, ed erediterà il regno."
Fra tutti loro ce ne fu uno che piantò il suo seme, ma non crebbe nessuna pianta, mentre tutti i partecipanti misero in mostra la crescita della loro pianta con i suoi fiori.
Passarono sei mesi e i vari giovani portarono le loro bellissime piante, ma quel giovane era molto triste perchè non era cresciuto niente. Tuttavia, si prese di coraggio, e mostrò il suo vaso senza alcuna pianta.
Il sovrano, dopo aver esaminato tutte le piante, fece chiamare sua figlia e la diede al giovane con la pianta vuota.
Naturalmente tutti furono stupiti e volevano spiegazione della scelta del re, il quale rispose: "Ho scelto lui come erede al trono, e sposo di mia figlia perchè ho dato a tutti un seme secco ed infruttuoso, ma tutti avete cercato di ingannarmi piantando altri semi, ma questo giovane ha avuto il coraggio di presentarsi a me con la pianta vuota, ma con tutta la sua sincerità."
Quando ci avviciniamo a Dio ci motriamo come siamo?
Lui già ci conosce, perchè fingere?
(Tratto da "Più che vincitori).
PECORE SENZA PASTORE
Vogliamo continuamente imparare da Gesù, lasciandoci ispirare da Lui e seguendo il suo esempio. Egli è stato umanamente instancabile, percorrendo “tutte le città e i villaggi” del suo territorio, “insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità”. Davanti alle folle, Gesù si rende conto che il bisogno era maggiore di quello che da solo riusciva a fare. Eppure non si arrende, né tanto meno si scoraggia e frena la sua azione. Qualcosa di speciale anima la sua missione: la compassione, il massimo della vitalità e dell’amore per la vita. “Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore”. Egli ha raggiunto le pecore disperse, bisognose del pastore che le cura e non le "macelli".
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